Sfide nell’approvvigionamento di medicinali in Svizzera

Il panorama farmaceutico svizzero si trova di fronte a sfide costanti che compromettono l’affidabilità dell’approvvigionamento di medicinali. Le cause sono dovute, tra le altre, a oscillazioni della domanda, problemi nell’acquisto delle materie prime, interruzioni della rete di approvvigionamento internazionale dovute a cause politiche o pandemiche, globalizzazione dei siti di produzione e redditività insufficiente nel piccolo mercato svizzero.

Gli effetti di questo scenario non sono limitati solo ai produttori ma influiscono direttamente sui pazienti e sui fornitori di prestazioni, come ad esempio i farmacisti. Attualmente mancano più di 1’000 diversi farmaci e la ricerca di alternative comporta per tutti un notevole dispendio amministrativo. Gli antidolorifici, gli antibiotici e i farmaci per bambini non fanno eccezione, il che accresce l’incertezza dei pazienti. Queste carenze di approvvigionamento si fanno sentire non solo a livello locale ma anche globale, sottolineando così la necessità di soluzioni sostenibili a livello internazionale. Misure a breve termine, come la dispensazione di quantità parziali per medicinali con penuria persistente, possono attenuare la situazione in modo localizzato ma non risolverla a lungo termine.

Anche UFD si impegna a garantire un approvvigionamento ininterrotto del mercato. Tuttavia, se i prodotti non sono disponibili nemmeno presso i produttori, rimane poco margine di manovra entro i limiti previsti dalla legge. Ci impegniamo a tenere in magazzino un numero sufficiente di prodotti alternativi, il che però attenua solo il problema del cambio o delle interruzioni della terapia nei pazienti in caso di difficoltà a breve termine.

Attualmente è in corso la raccolta di firme per l’Iniziativa per la sicurezza dell’approvvigionamento. L’iniziativa mira a garantire alla popolazione svizzera la migliore assistenza medica possibile. Come dice il nome, l’iniziativa si impegna per un approvvigionamento sicuro di medicinali e materiale medico.

Le principali richieste dell’iniziativa sono le seguenti:

• Attuazione a livello federale: il miglior approvvigionamento possibile di farmaci e altro materiale medico deve essere attuato da un’unica fonte anziché da 26 competenze cantonali.
• Rafforzamento della piazza economica svizzera: la Confederazione deve creare buone condizioni quadro per innovare la ricerca, lo sviluppo, la produzione e lo stoccaggio di farmaci e altro materiale medico in Svizzera.
• Creazione di catene di approvvigionamento affidabili: l’approvvigionamento svizzero dei farmaci deve basarsi su produttori esteri affidabili e occorre garantire l’importazione da Paesi fornitori affidabili.
• Sicurezza nell’assistenza medica: è imprescindibile una collaborazione tra politica, amministrazione, industria e fornitori di prestazioni nel settore sanitario. L’iniziativa crea a tal fine una base stabile.
  
  
  UFD con pharmalog.ch (l’associazione dei grossisti farmaceutici svizzeri) sostiene l’iniziativa insieme a molti altri attori del settore sanitario.
  

Per non rimanere indifferenti verso le difficoltà di approvvigionamento di farmaci, Galexis e Sandoz hanno lanciato in modo proattivo e dal punto di vista dell’economia privata l’iniziativa Safety Stock. L’obiettivo è quello di superare eventuali difficoltà di approvvigionamento aumentando notevolmente le scorte di sicurezza nazionali di farmaci generici per il trattamento di malattie croniche. Le scorte di sicurezza per il mercato ticinese sono assicurate via UFD. Grazie alle sinergie con Galexis e al nostro servizio di Nota24^®, possiamo aderire all’iniziativa, impegnandoci a favore di una migliore sicurezza degli approvvigionamenti dei farmaci in Svizzera.

In questo modo il Safety Stock può ovviare alle difficoltà di approvvigionamento a breve e medio termine, tuttavia a lungo termine deve essere creato un sistema che renda interessante rifornire la Svizzera di farmaci. Ed è proprio qui che entra in gioco la politica.